le sorelle Brontë

Identikit letterari: le sorelle Brontë

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Una serie di segni del destino mi ha avvicinato a tre figure femminili che hanno fatto la storia; prima una trasmissione radio ascoltata per puro caso in un viaggio in auto, poi una puntata del mio podcast preferito (Morgana di Michela Murgia) e per finire un articolo su un magazine culturale, e tutto nel giro di due o tre giorni. Incuriosita mi sono andata a informare, e appassionata alla loro immagine iconica: le tre donne in questione sono le sorelle Brontë, scrittrici della brughiera che scrivevano i loro lavori una a fianco dell’altra. Emily, Charlotte e Anne sono le protagoniste dell’insolito identikit letterario di questo mese.

Le loro vite

Nate e cresciute nella brughiera inglese, Charlotte Emily e Anne sono tre dei sei figli del pastore anglicano di origini irlandesi Patrick Brunty. L’uomo cambiò il suo cognome in Brontë in onore dell’ammiraglio Nelson, che tanto stimava, che viene insignito del titolo duca di Bronte dal re Ferdinando quarto delle due Sicilie.

Nel 1821 muore la madre delle ragazze, e tutti i figli del reverendo vengono lasciati alle cure della zia, sorella della madre, che malavoglia ne accolse il compito e lo svolse con austerità; si dice che i ragazzi però erano abbandonati a loro stessi, non perché il padre fosse un burbero come si diceva fino a qualche anno fa, ma perché era un devoto studioso, e passava il tempo sui libri. Proprio prendendo esempio dal genitore, i figli, specialmente Emily, Charlotte, Anne e Branwell passavano il loro tempo a studiare e leggere.

Nel 1824 le due figlie maggiori, Elizabeth e Mary, vengono mandate a studiare in un collegio dal nome Clergy Daughters School di Cowan Bridge, seguite a ruota da Charlotte e Emily. Il collegio è rigido e da poco da mangiare alle ragazze, proprio come nel celebre Lowood di Jane Eyre. Dopo che la tubercolosi porta via le due figlie maggiori, il reverendo Brontë ritira le due, che si riuniscono con la famiglia.

I quattro fratelli condividono da questo momento un club esclusivo, fatto di linguaggi segreti e storie, tra cavalieri, giganti e principesse; grazie anche a dei soldatini, protagonisti di queste rappresentazioni, regalati dal padre al suo unico figlio maschio, dando la vita ai mondi inventati di Gondall e Angria. Assieme i fratelli creano pure un giornalino, il Brownwell blackwoods magazine, ricco di recensioni, versi, disegni e indovinelli.

Le sorelle, cagionevoli di salute, avevano un’intelligenza viva, non desideravano stringere amicizia con altri fuori dai fratelli, erano curiose e amavano leggere e studiare, e scrivere. Erano spiriti liberi e indipendenti, odiavano le costrizioni e gli obblighi, con una relazione molto intima con la brughiera tutt’intorno.

L’unico maschio è l’unico che si dedica anche alla pittura, ed è suo l’unico quadro che rappresenta le tre, in cui c’era anche lui ma fu dipinto di giallo in un suo impeto di rabbia, causa della sua forte depressione che lo portò alla sua morte accaduta nel 1848, dopo che lui era già perso nell’alcol e nell’oppio.

Nel 1842 Charlotte ed Emily andarono a studiare a Bruxelles per imparare il francese e poter fare le istitutrici, ma Emily, a cui mancava casa, con la scusa della morte della zia tornò a dopo solo sei mesi e decise di non andarsene mai più.

Anne e Charlotte lavorarono come istitutrici per un periodo, e proprio in questo perido, attorno al 1843, il fratello crea uno scandalo, poiché, impiegato come precettore nella stessa casa di Anne, si innamora della sua padrona creando scompiglio e una ferita che in se è stata in qualche modo non rimarginabile.

Charlotte ritorna invece a Bruxelles una seconda volta per lavorare come insegnante.

Nel 1846 iniziano a pubblicare le loro prime poesie, mentre l’anno dopo riescono, sempre sotto pseudonimo maschile i loro romanzi ad oggi più celebri; prima Cime tempestose e Agnes Grey seguiti dal grandissimo successo di Jane Eyre.

Molti si interessarono a svelare l’identità di questi talentuosi scrittori, finchè un giorno, Charlotte e Anne si presentano dai loro editori,  scioccandoli mostrandogli chi erano veramente.

Uno dopo l’altra sia Emily che Anne si ammalano di tubercolosi, e muoiono, rispettivamente nel 1848 e 1849.

Charlotte nel 1954 un curato del padre, e muore nove mesi dopo il parto. Finisce così la triste e breve avventura su questo mondo delle sorelle Brontë, dalla vita brevissima ma che hanno segnato la storia della letteratura per sempre.

Le opere

Come molti scrittori del loro tempo, la maggior parte della fama per le nostre sorelle Brontë è arrivata dopo l loro morte.

Eccezione a questa mia dichiarazione è Jane Eyre, che appena uscito aveva fatto tanto scalpore nel 1847. Due mesi dopo di questo Emily e Anne avevano pubblicato i loro più celebri lavori Cime tempestose e Agnes grey con degli pseudonimi maschili perché all’epoca era impensabile pubblicare “seriamente” dei libri scritti da una donna. All’epoca l’editore si rifiutò di pubblicare The professor, un altro romanzo di Charlotte edito postumo nel 1859.

La loro prima pubblicazione risale però al 1846 e porta il titolo di Poems, sotto forma di raccolta di alcune delle poesie delle tre sorelle, pubblicate a loro spese con gli pseudonimi di Currer (Charlotte), Ellis (Emily) e Acton (Anne) Bell. Purtroppo non fu apprezzata dal pubblico e vendette solo due copie.

Dalla penna delle sorelle sono nate anche opere minori, tra cui ricordiamo: Anne ha scritto La signora di Wildfell Hall (1848), Charlotte Villette (1953) e Shirley (1949), e Emma rimasto incompiuto alla sua morte, mentre Emily ha prodotto un solo romanzo, e moltissimi poemi.

Le sorelle Brontë: Tre donne rivoluzionarie

Le Brontë hanno fatto una rivoluzione culturale parlando di letteratura e il suo rapporto con il gentil sesso; prima di loro per una donna era impensabile pubblicare romanzi impegnati e non romanzetti. E invece queste donne cresciute in mezzo al niente sono partite dallo scrivere storie epiche e poesie insieme, fino ad arrivare a redigere pagine dimostrano una conoscenza della vita, della libertà, del mondo abbastanza impensabile per l’epoca.

Parlano certo di quello che sanno, nei loro libri raccontano di istitutrici, di governanti, di protagoniste femminili che hanno a che fare con una società che cerca di rinchiuderle.

Cime tempestose, poi, definito alla sua uscita perverso, sradica completamente le basi della narrativa vittoriana del tempo: un libro cupo, che parla di sentimenti forti, con una trama rivoluzionaria, e dove voci differenti raccontando una vicenda non raccontata in maniera lineare. In più il suo protagonista è un uomo che non ha niente di quel che era l’eroe delle storie. Il tutto scritto dalla penna di una donna che poco ha visto oltre la sua brughiera.

Tre sorelle con la passione per la scrittura che con i loro lavori e la determinazione che hanno dimostrato e si sono dimostrate delle pioniere inconsapevoli, che hanno aperto la strada a tutta una letteratura femminile non più fatta di romanzetti per signore ma di veri e propri capolavori. Sorelle dunque, attivate fino ai giorni nostri come tre icone femminili e femministe che hanno permesso, tramite in viaggi dentro ai loro romanzi, che sono rimasti nella storia come pilasti della letteratura, ad altre donne di seguire la propria strada e i propri sogni;  modelli ancora attuali, essere d’ispirazione alle ragazze di oggi di credere di poter essere libere, indipendenti e rincorrere come queste tre donne le proprie aspirazioni nonostante la società lo impedisce. Hanno realizzato con l’aiuto delle protagoniste dei loro libri, ma soprattutto, e specialmente, con le loro brevi vite. E sono convinta che sarebbero fiere anche di questo.

Al mese prossimo con un nuovo approfondimento degli Identikit letterari.

Giorgia

Le fonti che ho usato per scrivere questo articolo
https://it.wikipedia.org/wiki/Sorelle_Bront%C3%AB
https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1179/bst.2002.27.3.241?journalCode=ybst20
https://www.studenti.it/sorelle-bronte-vita-e-opere-di-charlotte-emily-e-anne-bront.html
http://www.neldeliriononeromaisola.it/2018/11/250784/
https://www.repubblica.it/venerdi/2015/12/11/news/vita_segreta_di_charlotte_bronte_-139427041/
http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/letteratura-inglese/leta_vittoriana/a2_il_romanzo_vittoriano__e_charles_dickens/Le-sorelle-Bront-.html
http://www.sapere.it/enciclopedia/Bront%C3%AB%2C+Charlotte%2C+Emily+e+Anne.html

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