Giallo
Mondadori
1926
Cartaceo, Digitale
235

King's Abbot è un tipico paesino della campagna inglese dove non succede mai nulla di speciale. Un giorno però qualcosa accade: l'uomo più ricco del paese, Roger Ackroyd, viene inspiegabilmente assassinato proprio quando stava per leggere una lettera che avrebbe fatto luce su un misterioso suicidio. Non tutti però hanno da dolersi della morte dell'uomo, almeno così sembra credere un buffo straniero trasferitosi da poco nel villaggio per coltivare zucche. L'uomo, che non è altri che l'inegugliabile Poirot, riesce a scoprire che la realtà è ben diversa da quella che appariva e che tutti, anche le persone insospettabili, hanno qualcosa da nascondere.
Ovunque vada Poirot c’è sempre un omicidio, persino quando decide di ritirarsi e andare in pensione a coltivare zucche. L’assassinio di Roger Ackroyd è l’esempio di questa cosa, libro unico nel suo genere nella produzione di Agatha Christie con una prospettiva diversa dai suoi soliti romanzi. In Italia è edito Mondadori come per gli altri libri della regina del giallo, nella traduzione di Giuseppe Motta e con una postfazione di Leonardo Sciascia che io vi consiglio di evitare accuratamente fino alla fine del libro per non incappare in spoiler.
La trama racconta, come suggerisce il titolo, di come venga ammazzato il signor Ackroyld, ricco avaro dal caratteraccio, di quelli che spesso si incontrano nei libri di Agatha Christie, con uno stuolo di parenti che avrebbero potuto ucciderlo, chi per denaro chi per inimicizie varie. Fortuna vuole che vicino al signor Ackroyld si sia appena trasferito un certo signor Poirot, che aiuterà la polizia a risolvere il caso di omicidio con la sua solita genialità.
Presentato così il libro sembra un grande classico dei gialli di Christie: un ricco signore ammazzato, diverse prove contro qualcuno di specifico, una grande magione e molti soldi in arrivo con l’eredità, che uniti alla detestabilità dell’ammazzato lo rendono una trama canonica.
La peculiarità di questo libro però è la prospettiva: non seguiamo un narratore in terza persona che ci racconta questa storia, ma bensì uno dei protagonisti, il medico il dr Sheppard, vicino al signor Ackroyld e fratello della pettegola di paese, che ci racconta dalla sua prospettiva tutto l’accaduto. Vediamo quello che ci racconta lui dei fatti, seguiamo le sue opinioni e di come incontra questo misterioso investigatore che gli è diventato vicino di casa da poco, di cui non sa nulla finché non accade il fattaccio.
Ho trovato interessante immedesimarmi in uno dei protagonisti della storia, soprattutto per quanto riguarda le descrizioni di Poirot, raccontato da un esterno è molto divertente e come se fosse una ventata di aria fresca per chi ha letto molti altri libri con protagonista l’investigatore belga come me.
Il giallo poi è ben architettato, ci viene raccontato in maniera tradizionale la premessa, l’omicidio, le indagini con i sospetti che ricadono su tutti, il capro espiatorio e poi come Poirot scopre la verità grazie a indizi invisibili ai comuni mortali. Ma il punto forte di questo racconto, come ci dicevo prima, è la personalità di questo libro, il suo fare voce a un narratore inconsueto.
Non posso dirvi molto si più senza rovinare la lettura di questo giallo, ma vi consiglio assolutamente L’assassinio di Roger Ackroyd se vi piacciono le storie su Poirot per leggerne una diversa dal solito, con una prospettiva unica. E un finale, come spesso capita nei libri di Agatha Christie, incredibile che lascia i lettori a bocca aperta.
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Se volete leggere altri consigli di lettura invece vi invito nella sezione del blog Le recensioni di Book-tique.
Alla prossima con una nuova recensione!
Giorgia

Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata in Australia, dove mi sono data alla lettura in digitale e in inglese.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.