Recensione di La donna gelata di Annie Ernaux
Reading Time: 3 minutes
Annie Ernaux
Autofiction Narrativa
L'orma editore
2021
Cartaceo-Ebook
176
Una giovane coppia si sposa, condivide una casa, fa due figli. Anche se animata da ideali egualitari e progressisti, la famiglia presto si sbilancia e tutto il peso delle incombenze di ogni giorno ricade esclusivamente sulla moglie. Un'ingiustizia quotidiana, "normale", che vivono moltissime donne. Con sguardo implacabile "La donna gelata" traccia un percorso di liberazione capace di trasformare l'inconfessabile orrore per la propria vita in coraggiosa e spietata presa di coscienza. Alternando l'impeto di una requisitoria alla precisione di un'indagine, Ernaux ci consegna un'analisi dell'istituzione matrimoniale che non ha uguali nella letteratura contemporanea
Annie Ernaux è una delle scrittrici francesi più apprezzate negli ultimi anni a livello internazionale. Uno dei suoi ultimi libri pubblicati in Italia è La donna gelata, edito, come tutte le opere della scrittrice, da L’orma editore; questo è un romanzo del 1981 ma è stato pubblicato nel nostro paese solo nel 2021 nella traduzione di Lorenzo Flabbi.
La donna gelata racconta, in un lungo flusso di coscienza, la vita di una bambina, poi ragazza e donna. È un testo di autofiction in cui Ernaux, come sempre nella sua opera, parte dalla sua esperienza; ma nel parlare di sé poi racconta la storia di molte persone: una bambina che è figlia unica, viene cresciuta da una madre che gestisce l’economia della casa e da un padre che è la figura che l’accudisce, che poi diventa una adolescente che si disinteressa ai ragazzi e solo con il tempo inizia a imparare cosa significa il sesso, e ancora si trasforma ragazza emancipata e studentessa prima della classe, fino ad arrivare a donna che si innamora e sceglie di sposarsi con il suo fidanzato con sui si considera pari. Si definisce donna gelata, che nel corso della sua vita è scesa a compromessi con se stessa e la vita e si ritrova a fare e a essere quello che mai aveva né immaginato né voluto: diventare moglie e madre modello, che si prende cura della sua famiglia e gela dentro.
Il testo ha chiare connotazioni femministe, raccontate dalla prospettiva della sua protagonista: Ernaux non nasconde il suo passato e presente da femminista, prima militante e ora con i suoi articoli a stampo politico sul Le monde. E racconta come dicevo la sua storia, ma che diventa la storia di molte donne gelate come lei. Parla di ideologia e di identità, parla del rifiutare l’immagine tradizionale della donna, parla di indipendenza, di letteratura, di sogni e aspettative. E parla soprattutto di come la vita porti a far crollare un muro di illusioni, e di come tutte queste cose si dissolvano per conformarsi a quello che la società si aspetta da lei anche se alcune cose non le ha mai desiderate per sé.
La donna gelata è un libro brutale, duro. Ma di quella brutalità che solo la vita vera può raccontare: può sembrare forse un po’ cinico questo romanzo, nel non vedere speranza né cambiamento, ma racconta come le cose stanno a volte, cosa succede nella realtà in molti casi, come si accantona se stessi per una sorta di felicità o quieto vivere che porta a un cambiamento non previsto.
Una verità che fa male, in cui ci si può rispecchiare, che fa paura perché simile al mondo fuori dalla carta stampata.
Questo è anche un testo in cui si respira anche un grande amore per i libri e la letteratura, con diverse citazioni e testi che accompagnano la nostra protagonista nel corso della vita, da Simone de Beauvoir a Flaubert, a Proust ma non solo.
Devo dire che a differenza di L’altra figlia, romanzo che mi ha folgorata emotivamente facendomi carpire per la prima volta la potenza narrativa di Ernaux, questo libro è stato meno potente ed emotivo; soprattutto nella prima parte, mente poi, man mano che la lettura andava avanti, mi sono riconciliata con Ernaux, che è capace di far chiudere lo stomaco mentre la si legge, per la sua acutezza nel descrivere certe dinamiche, certi meccanismi, che porta a dire «sì, lo so, l’ho provato anche io, come fai a saperlo, a descrivere così nitidamente». Ed è la sua forza ogni volta: questa scrittura intima, perfetta, che descrive e racconta emozioni e situazioni che ben pochi scrittori saprebbero raccontare in questa maniera.
Annie Ernaux scrive di sé ma anche di molte donne dunque, e in La donna gelata sembra dare voce a tante altre che come lei hanno provato certe cose, che hanno visto i compromessi prendere possesso della propria vita.
Se volete leggere il libro, potete acquistarlo al link affiliato Amazon.
Se volete leggere altri consigli di lettura invece vi invito nella sezione del blog Le recensioni di Book-tique.
Alla prossima con una nuova recensione!
Giorgia
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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