Charlotte Brontë

Identikit letterari: Charlotte Brontë

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C’era una volta una scrittrice che pubblicò con un nome maschile il romanzo che porta il nome di un’eroina che è rimasta nei cuori di molte persone negli anni. Quesata scrittrice non sapeva che lei e le sue due sorelle sarebbero state studiate come tre icone della letteratura dell’ottocento.

Tempo fa vi ho già parlato delle sorelle più famose della letteratura ma solo Charlotte Brontë è la protagonista dell’identikit letterario di questo mese, autrice di Jane Eyre e di altri classici intramontabili della letteratura dell’ottocento inglese.

La vita di Charlotte Brontë

Charlotte Brontë è la più celebre e longeva delle sorelle Brontë, quella che a livello letterario ci ha lasciato anche più testimonianze arrivate fino a noi.

Charlotte è la terza di sei fratelli e nasce il 21 aprile 1816 nella brughiera inglese, figlia del pastore Patrick Brontë e di Maria Branwell, che però morirà presto e lascerà i figli alle cure dello studioso e poco presente padre e la zia miss Branwell. La distanza del padre porta a un’educazione per i ragazzi da parte della zia con il pugno di ferro.

La famiglia si trasferirà nel 1820 a Haworth dove il signor Brontë diventerà curato. Questo ambiente, quello della brughiera inglese, stimolerà i figli minori del pastore a coltivare la propria fantasia e inizieranno a scrivere assieme e da soli racconti e novelle.

La prima testimonianza letteraria di Charlotte è un racconto dedicato alla sorella minore Anne, che all’età di dieci anni scriveva «C’era una volta una bambina e il suo nome era Anna». Seguirono vere e proprie saghe e giornalini scritti a quattro mani con Emily, Anne e Branwell.

Tra il 1825 e il 1826 le quattro sorelle maggiori frequenteranno un collegio, luogo terribile a cui la nostra Charlotte si ispirerà per descrivere Lockwood nel suo celeberrimo Jane Eyre, tornando a casa con un esperienza traumatica: Maria e ed Elizabeth si ammalano di tubercolosi e moriranno lì.

Ritornata a casa con Emily, Charlotte continua i suoi studi per poi diventare istitutrice, e andrà a lavorare presso alcune ricche famiglie della zona.
Nel 1842 fa un viaggio a Bruxelles dove si innamora del suo professore, Monsieur Heger, che però la rifiutò visto che era un uomo sposato. Negli anni Charlotte riceve delle interessanti proposte di matrimonio, ma la sua anima sognatrice non era disposta ad arrendersi al compromesso di accontentarsi di una simpatia piuttosto che l’amore vero.

Nel 1844 inizia a scrivere Il professore, pubblicato postumo poiché verrà rifiutato in prima battuta, e Jane Eyre che invece verrà accolto molto bene e diventò sin da subito un grande successo, pubblicato con lo pseudonimo di Currer Bell.
Scrive negli anni successivi Villette e Shirley, e si sposerà nel 1954 con il reverendo Nichols. Unica sopravvissuta ai suoi fratelli e sorelle, muore il 31 marzo 1855.

La rivoluzione di Jane

La personale ribellione di Charlotte nei confronti di una società vittoriana rigida a livello sociale e letterario parte, oltre che dalla sua esperienza di vita, dalla sua letteratura: negli anni in cui una donna poteva scrivere solo romanzi d’amore dedicati a un pubblico prettamente femminile, Charlotte scrive con uno pseudonimo maschile per emergere. Scrive un romanzo con un eroina femminile che non cerca il vero amore per fare la ricca mantenuta, come alcune sue contemporanee, ma la sua Jane è una donna che con le sue forze riesce a farsi considerare pari all’uomo che ama, quell’amore impossibile da fiaba.

Ma la rivoluzione letteraria di Charlotte non è solo legata a Jane, ma anche al modo di scrivere e descrivere le cose nei suoi libri: abbiamo un’introspezione non comune nei romanzi del suo tempo, che anticipa la tendenza del romanzo del novecento. Si trovano nella sua produzione elementi tipici del romanzo vittoriano, e di quel romanticismo che lo caratterizza, ma allo stesso tempo si riesce a rintracciare un realismo diverso nelle sue opere che la hanno consacrata nella storia della letteratura sia con il celeberrimo Jane, ma anche con le sue opere considerate minori.
Dunque, Charlotte Brontë ha cambiato il modo in cui consideriamo la letteratura moderna partendo dalla brughiera da cui è nata, rimanendo immortale fino a oggi e per il resto della storia della letteratura.

Al mese prossimo con un nuovo approfondimento degli Identikit letterari.

Giorgia

Le fonti usate per questo articolo
http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/charlotte-bronte/
https://www.studenti.it/sorelle-bronte-vita-e-opere-di-charlotte-emily-e-anne-bront.html
https://www.culturalfemminile.com/2017/04/03/biografia-e-opere-di-charlotte-bronte/

Reading Time: 3 minutes C’era una volta una scrittrice che pubblicò con un nome maschile il romanzo che porta il nome di un’eroina che è rimasta nei cuori di molte persone negli anni. Quesata…

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