#leggidigitaleanchetu: perché non provare a leggere un ebook?
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I libri sono una delle tecnologie che più ha cambiato il mondo, e questo è un dato di fatto.
Lo so che anche tu, come me, forse non hai mai riflettuto sul fatto che il libro è una vera e propria tecnologia, nonostante oggi come oggi sia considerata una cosa normale e scontata nella nostra quotidianità. E poi dai, il libro è di carta, non può essere mica tecnologico. E invece, lo è.
Non voglio fare però la saputella, ma questa geniale illuminazione mi è venuta niente di meno che grazie a un libro, che parlava di libri e digitale (Editoria digitale di Letizia Sechi).
Benché ci siano parecchi luoghi comuni sul “non legge più nessuno”, il libro è una componente della nostra vita e società importante. Prima c’erano le pergamene, poi sono arrivati gli amanuensi, e poi Gutemberg ha sdoganato il libro come prodotto di massa; e da quel momento questa incredibile tecnologia ha messo alla portata di tutti storie, conoscenza e cultura.
Il libro è una tecnologia così sacra nella nostra società che da quando le nuove tecniche a nostra disposizione hanno digitalizzato e permesso la diffusione degli ebook, si è aperta una discussione che divide da anni lettori e non.
Gli ebook sono un bene o male?
Leggere in digitale è una vera e propria rivoluzione culturale che però ha destato qualche perplessità per una serie di motivi, e lo fa ancora oggi lo anche se in maniera non così drastica.
Saprete bene che un numero ancora non da sottovalutare dei lettori forti, (magari anche tu che stai leggendo sei uno di questi) preferisce il cartaceo e non è aperto a leggere su uno schermo di nessun tipo. Parlando dell’argomento con alcune persone sui social, mi riferiscono addirittura che per qualcuno leggere in digitale equivale a non leggere.
Ma la lettura digitale è davvero una cosa così brutta, una portatrice di sventure?
Ci sono diversi punti di vista e argomentazioni al riguardo: c’è chi da per morto il libro come oggetto fisico a causa degli ereader, c’è chi da per spacciato il mercato editoriale, c’è chi vede il male assoluto nello sviluppo tecnologico e quindi anche in questo. Fortunatamente non ci sono solo posizioni così estreme, ma ci sono tante sfumature. Un dato di fatto è che ancora tanti lettori non sono aperti mentalmente a leggere un ebook.
Credo che come per tutte le novità, ci voglia un po’ perché la società le assimili e faccia sua questa tecnologia, un po’ come quando i libri sono passati da prodotti elitari a qualcosa alla portata di tutti.
Penso che con il tempo e le generazioni future questa della lettura digitale diventerà più una consuetudine. Ma allo stesso tempo dubito che l’ebook soppianterà mai il libro completamente.
E allora, qual è il punto di questa lunga premessa sugli ebook, chiederete voi?
Vi ho parlato di libri, tecnologia, di lettura digitale perché ho percepito questa diffidenza verso questo mondo (perché lo sappiamo tutti, dai, gli ebook sono sempre bistrattati dai lettori, anche da quei fruitori di pagine più voraci), e visto che la mia personale esperienza mi ha portato ad abbattere i miei dubbi sul digitale, ho deciso di parlarne e condividere cosa ho imparato con voi.
Lo scopo è quello di cercare (almeno mi piacerebbe pensare di poterlo fare) di vincere questa generale preclusione che avvolge gli ebook e la lettura 2.0 e parlare, in una rubrica a puntate, di tutto un universo ancora a volte poco conosciuto e giudicato solo dalla sua copertina. I pregiudizi non sono una cosa bella, tanto meno se si parla di libri!
E parto da un assunto: come già vi anticipavo anche io ho avuto forti preconcetti su questa cosa; ricordo infatti discussioni infinite con amici pionieri in questo campo, in cui per anni mi sono schierata contraria a questi “libri finti”, che perdevano la bellezza e la magia delle pagine e parole stampate, la meraviglia della funzione fisica e sensoriale del libro che ho sempre amato.
Mettendo da parte però le mie argomentazioni a sfavore delle moderne tecniche per la lettura, per un’egoistica necessità, ho aperto la mia mente al mondo digitale, e ho comprato un Kindle.
Da quando vivo all’estero e per volontà specifica di avere una vita un po’ gipsy, non posso infatti comprare libri che mi appesantiscono. L’alternativa era rinunciare a scarpe e vestiti, e hanno vinto loro, scusate la mia vanità.
Questa scelta personale ha influenzato le mie abitudini di lettura e piuttosto che rinunciare a leggere, cosa impensabile per me, ho iniziato a usare il mio ereder, e anche col tempo ad apprezzare la lettura digitale.
Questo è il motivo per cui ho deciso di creare #leggidigitaleanchetu; non voglio fare pubblicità ad Amazon (questo post non è sponsorizzato) ne tanto meno costringere tutti a leggere solo ebook, abbandonando i cari, vecchi, adorati libri. Ma solo far capire le qualità di questo nuovo metodo per approcciarsi alla letteratura, che con i suoi pregi e i suoi difetti può essere un buon affiancamento ai volumi tradizionali, in termini di denaro e spazio, ma non solo.
Con #leggidigitaleanchetu vorrei quindi, per quel che mi riesce poi, abbattere il pregiudizio e far capire al mio pubblico come il libro digitale sia solo qualcosa di parallelo alla classica editoria: non con lo scopo di sostituire dunque, ma di supporto, un ulteriore modo per diffondere la cultura in un mondo che la cultura sembra voler lasciare indietro.
Ho pensato per questo a una rubrica per fare apprezzare di più a chi legge i vantaggi del digitale, e magari aiutare qualcuno alle prime armi con questa odiatissima tecnologia.
Ho già qualche idea in mente, e mi piacerebbe trattare alcuni argomenti con voi, tra cui i benefici pratici del digitale, il suo impatto ecologico, la lettura di ebook come portatore di cultura gratuita e legale, su che supporti leggere i libri elettronici, il salvare spazio in casa e risparmiare denaro, e tanti altri.
Ogni mese un nuovo post approfondirà uno di questi aspetti, mostrando luci e ombre di questa tecnologia che è nata come rivoluzione ma difficilmente sostituirà la carta stampata.
Ho finito questa introduzione al progetto, e ora vi chiedo consigli e opinioni: a voi piace la mia idea? Vi interessa oppure non ve ne frega niente degli ebook?
In più, se vi va di darmi qualche consiglio o suggerirmi argomenti di cui vorreste parlare assieme lasciatemi un commento, ogni spunto nuovo e prospettiva diversa è sicuramente ben accetta.
Al prossimo mese allora, con il primo ufficiale approfondimento di #leggidigitaleanchetu.
Giorgia
Per altre curiosità sul mondo dei libri e della lettura, fai un giro sul Blog!
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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