Diario letterario di un’italiana in Australia: Goodbye Perth
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Goodbye Perth
E anche questa esperienza che fa parte del mio grande viaggio in Australia è finita, prossima tappa decisa, prossime avventure tutte da vivere: dopo cinque mesi lascio la prima città australiana in cui ho vissuto, felice ma anche triste: ecco il mio Addio a una delle mie case quaggiù nella terra dei canguri: Goodbye Perth, mi mancherai un pochino, ma è arrivato il momento di andare avanti.
So che da quando sono qui non vi ho aggiornato molto, ed è anche perché questa esperienza l’ho vissuta a 360 gradi. Perth e la mia vita qui mi ha assorbito completamente, ed è stata la prima volta da quando ho lasciato l’Italia che sono riuscita a chiamare un posto casa.
Cosa è accaduto negli scorsi cinque mesi insomma, visto che non sapete molto della mia vita?
Ho lavorato, mi sono divertita da morire, ho riscoperto la mia indipendenza completamente in città, ho perso una macchina ed ho guadagnato una bella cicatrice, mi sono fatta nuovi amici, persone che sono diventate la mia famiglia e porterò sempre nel mio cuore.
Se vi ricordate, i primi due mesi sono stati una full immersion lavorativa: poco dopo essere approfdata nella capitale del Western Australia ho trovato non uno bensì ma due lavori, e all’inizio lavoravo e basta. Tanto, tantissimo.
Poi è iniziata la routine, la mia nuova vita qui, le amicizie, la vita, come la chiamo io, da giovane in ostello. Ho iniziato per la prima volta da quando sono in questo stato a sentirmi veramente a mio agio, di nuovo me stessa, finalmente libera di andare e fare cose, ma anche di non farle e dormire tutto il giorno.
Non è che poi ho fatto molto, perché la city l’ho visitata nelle ultime settimane di permanenza qui, ma tra lavoro e ostello ho iniziato a ritagliarmi il mio spazio nel mondo con un sacco di persone che sono passate nella mia vita.
Come ho già detto in precedenza ho fatto lavori che mai mi sarei aspettata da me stessa, ho superato i miei limiti, anche con la lingua. Ora posso dire finalmente anche grazie a Perth di avere un inglese fluente e non mi sento più a disagio a parlare. Pensate un po’, riesco anche a parlare al telefono in questa lingua, quindi mi sento molto fica.
Certo di errori ne faccio ancora, tante cose dette dai madre lingua non le capisco, ma la strada inizia a essere quella giusta.
Questa città mi ha dato moltissimo a livello emotivo e personale dunque. È difficile lasciarla perché la sento davvero CASA. Ma in un viaggio come questi chi si ferma è perduto, e io non voglio rimanere incastrata qui. Anche per questo dico Goodbye Perth!
Vi ho infatti elencato tutti i pro di Perth, ma ha anche dei contro, tra cui il fatto di rimanerci incastrato qui. È la capitale australiana più isolata, e intorno a essa di estendono chilometri di deserto; è anche piena di gente squilibrata, che fa ridere i primi due giorni, ma se vivi in centro come me dopo un po’ ci si inizia a sentire poco sicuri. Poi vi ricordate quando parlavo degli australiani come carini e coccoloni? Beh qui ho avuto esperienze diverse, e ho incontrato un sacco di gente antipatica e maleducata. Dove sono quelle belle persone che ti salutano per strada senza nemmeno conoscerlo, eh?
Ultima cosa, ma non ultima per importanza: Perth mi odia! Non so cosa gli ho fatto, ma evidentemente questa città ha un problema con me. Non sono pazza, ma, quando una persona mediamente fortunata come me inizia ad incappare in una serie di disavventure, che non starò a menzionare tutte (ma vi dico solo che la macchina ha deciso di lasciarci a piedi proprio la sera che io e Fede eravamo a cena per il nostro quarto anniversario) beh, un due conti te li fai. E poi ogni volta che sono libera e non ho da lavorare, piove! Non è una bugia ho svariati testimoni lo giuro. Quindi si, sono stata bene qui ma è ora di andare Perth.
Le prossime mete ormai sono decise; per la mia gioia vado a godermi una nuova vacanza, parto infatti martedì prossimo per la Thailandia. Due settimane di turismo e relax me le sono meritate dopo tutti questi mesi di doppio lavoro. Ok non ho fatto nulla di speciale ma facciamo finita che me le merito, dai.
Ah Perth mi lasci un bagaglio di esperienze non indifferente e una grande cicatrice sulla mano, abbandono vestiti e unicorni, per portare dietro qualche libro in più e un po’ di persone nel cuore. Lascio il buonissimo caffè e cibo del ristorante, per andare di nuovo incontro all’incognito e godere di nuovi paesaggi ed esperienze. E vi dico la verità, non vedo l’ora!
Bye bye buon caffè e cibo buono.
Goodbye alle mie due famiglie di Perth, probabilmente non ci rivedremo mai ma vi porterò sempre nel mio cuore
Goodbye Perth, ti ho Amata e odiata,
Ma infondo mi hai dato tantissimo.
Alla prossima avventura in giro per il mondo, in cui vi racconterò delle mie vacanze Thai ❤️.
Baci&Abbracci
Giorgia
P.s. se non sapete di cosa ho farneticato fino a ora e volete capire cosa è questo diario letterario, vi invito a vedere la sezione del blog a lui dedicata -> Diario letterario di un’italiana in Australia
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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