Questo venerdì per la mia rubrica di poesia, PoeticamenteVenerdì, vi suggerisco dei versi di uno dei miei autori preferiti: Charles Bukowski.
Hank, oltre a essere stato un grande scrittore e precursore di quella che fu la beat generation, fu uno straordinario e prolifico poeta, regalando al suo pubblico una moltitudine di versi.
Ecco a voi Quando Dio creò l’amore.
“Quando Dio creò l’amore
Quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l’odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terra
Quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò le montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo
Ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il Suo Sacro Universo.
Charles Bukowski”
Il mio adorato Chinasky, nelle sue poesie, riesce a sfogare meglio quasi che nei suoi romanzi tutte le sue pene e i suoi turbamenti. Lo fa anche quando parla di sentimenti come in Quando Dio creò l’amore, un elogio alla donna e della femminilità.
Una poesia diretta, in pieno stile Bukowskiano, ma pulita e semplice, che ha un bellissimo senso finale: oltre che l’esaltazione del corpo femminile, lo scrittore dandy fa arrivare al suo lettore il messaggio che senza la donna, intesa come creatrice, non ci sarebbe vita.
Giorgia
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Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata in Australia, dove mi sono data alla lettura in digitale e in inglese.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.