#leggiunebookanchetu: come cambiano le abitudini di lettura quando si passa al digitale
Reading Time: 3 minutes
Bentrovati a un nuovo appuntamento con #leggiunebookanchetu, la mia rubrica a puntate che approfondisce alcune tematiche legate alla lettura digitale. Questo mese vorrei trattare il tema delle abitudini e rispondere alla domanda: come cambiano le abitudini del lettore quando si passa al digitale?
Cambiano, signori miei, eccome se cambiano. E il cambiamento è su più fronti.
Il lettore digitale cambia innanzitutto il modo fisico di leggere: niente più polsi doloranti o braccia addormentate, né crampi perché un ereader è decisamente più maneggevole di un grosso tomo. Per esperienza personale ammetto che è più facile proprio nel pratico leggere in ebook che in cartaceo e trovare la posizione congeniale per farlo, senza alzarsi tutti doloranti e cambiare posa ogni tre minuti. Con un ereader poi non si girano le pagine, ma si schiaccia lo schermo (o un pulsante) per cambiare pagina. Questo velocizza la lettura ed evita inutili leccamenti di dita. Io ho preso tanto l’abitudine che ogni tanto cerco di fare tap tap anche nei pochi cartacei che leggo.
Sempre a livello pratico, il lettore digitale non ha più bisogno di segnalibri; che è un male per chi ne è appassionato, ma un bene per chi come me li perde sempre tutti e in genere per segnare la pagina arraffa il primo pezzettino di carta volante che capita sotto mano.
Anche per sottolineare la lettura digitale è davvero comoda: per i cultori del libro come oggetto che non sottolineerebbero nulla nemmeno sotto tortura può essere interessante che su un lettore di ebook si sottolinea senza ferire in alcun modo un libro. Le sottolineature, almeno su Kindle, vengono raccolte in un file dove poi periodicamente si può andare a ritrovare le proprie frasi preferite tratti dai libri che abbiamo letto. Questa è una cosa utilissima per chi come me adora le citazioni.
Un’altra abitudine che cambia è la lucina per leggere di sera che, per chi divide il letto regolarmente con qualcuno, può essere fastidiosa per il partner (sempre esperienza personale). La maggior parte degli ereader hanno la luce incorporata, dunque potrebbe essere una soluzione per porre fine delle lotte coniugali di molti di noi.
Una cosa che ha cambiato la mia vita e le mie abitudini di lettura passando al digitale sono i tempi di lettura: il mio kindolino, anche in base alle mie tempistiche medie, mi segna sempre quanto tempo ci metterò a finire un libro o un capitolo. Questo aiuta molto quando non ho molto tempo per leggere, per darmi carica perché io penso «massì, continuo, che tra soli tre minuti finisco il capitolo»; e questo mi ha aiutato a leggere molto di più di prima. Non potrei farne più a meno, tanto che quando maneggio un cartaceo, mi dà fastidio non sapere quanto tempo ci impiegherò a leggerlo.
In più, questo lo dicono le statistiche, i lettori digitali leggono anche libri più lunghi senza paura perché non vedendo lo spessore del tomo lo si legge con più leggerezza. E così che io ho letto Il conte di Montecristo in due settimane ragazzi, e solo poi ho scoperto che aveva più di mille pagine.
A livello di comodità posso dire che chi ha un lettore digitale non ha mai la borsa pesante, ne trecento libri in borsa, o valigia quando si parte: semplicemente la libreria di un ereader è sufficiente per soddisfare i bisogni di lettura fuori casa, e quando si finisce un libro non si ha la disperazione del «oddio non mi sono portata il libro di riserva».
Ultima abitudine diversa, è il non andare più in libreria: che non è bello, perché molti di noi amano le librerie (io anche), ma è comodissimo per chi ha poco tempo causa lavoro o famiglia, oppure vive in un paesino piccolo e non sempre è facile reperire i libri in tempo breve nemmeno su internet; su un lettore digitale non esiste questo problema: dopo un click hai subito il tuo libro sul dispositivo.
Ed eccovi come secondo e cambiano le abitudini di lettura quando si passa al digitale. Siete d’accordo? Secondo voi come cambiano le abitudini del lettore quando si passa al digitale? Vi vengono in mente altre nuove consuetudini?
Al prossimo mese con un nuovo approfondimento digitale e una nuova puntata di #leggiunebookanchetu.
Le puntate precedenti le trovate qui.
Giorgia
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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