Un libro al cinema il piccolo principe il film

Un libro al cinema: Il piccolo principe (2015)

Reading Time: 4 minutes

Il film di cui vi parlo questo mese è un cartone animato ispirato a uno dei titoli più letti di sempre, e tra i miei libri del cuore devo ammetterlo. Oggi vi racconto di Il Piccolo Principe, ma il film.

Il film è del 2015, e d è stato diretto da Mark Osborne; attori del calibro di Benicio del Toro e James Franco hanno prestato le voci nella versione inglese per questa pellicola animata.

Questo è il primo lungometraggio dedicato al libro di Antoine de Saint-Exupéry.
Il film è disponibile su Netflix (guardalo qui).

La trama del film di Il piccolo principe

Una bambina, che vive con la mamma dedita al lavoro, la quale programma la vita di sua figlia nel più piccolo dettaglio, si trasferisce in un nuovo quartiere. Quella del trasferimento era la sua unica possibilità per poter frequentare la scuola più esclusiva della città, dopo essere stata rifiutata alle selezioni ufficiali.

La bambina, che la sua infanzia la sta vivendo come una piccola adulta, andrà a vivere di fianco alla casa più stramba della zona, dove abita un vecchio aviatore, fissato con una bizzarra storia di un Piccolo Principe venuto dalle stelle.

Recensione del film

Il film di animazione è rivolto a un pubblico prettamente di bambini: il riadattamento del celeberrimo libro Antoine de Saint-Exupéry si rivolge a un target di piccoli per veicolare alcuni dei messaggi che passano nel romanzo, amato sia da adulti che piccini.

Le animazioni principali sono molto carine e divertenti, con dei giochi cromatici per distinguere il grigiore dei grandi alle sgargianti tinte dell’aviatore, l’unico anziano della storia che però non si è scordato come è essere un bambino.

In disegni che riprendono la storia originale, quella del libro, invece sono molto simili alle illustrazioni dell’autore del romanzo stesso, giocando con le dimensioni e facendo apparire i personaggi bidimensionali, come a richiamare la carta del volume da cui vengono ispirati.
Carina l’idea in teoria ma in pratica secondo me perdono un po’; questo è solo un parere personale perché il film è stato accolto molto bene dalla critica, soprattutto per le sue animazioni.
Le musiche scelte sono davvero belle, dando un gusto vintage alla storia.

L’ambientazione, come già accennavo con i giochi cromatici, richiama un mondo in cui essere adulti produttivi è la cosa più importante. Devo ammettere che anche questo aspetto è davvero ben riuscito, unito alle animazioni, rendono il contesto molto particolare ed efficace.

La trama invece, essendo questo un riadattamento che un po’ stravolge l’originale, vede la storia vera e propria del Piccolo principe messa in secondo piano per raccontarne una diversa: quella di una bambina che si ricorda di essere tale, che si affeziona a un amico, che potrebbe perdere. Il messaggio fondamentale è quindi di accettazione della perdita, d’immaginare qualcosa oltre alla morte. Che non è così diverso da uno dei messaggi originali del libro, ma si focalizza su alcuni dei temi trattati da de Saint-Exupéry.

(Se volete leggere la recensione del LIBRO invece, che avevo scritto per il portale ArtSpecialDay visitate questo link).

Le differenze tra libro e film

Parlare di differenza fra libro e film in questo caso è più difficile del solito, proprio perché la trama non segue fedelmente il romanzo, ma aggiunge una storia completamente diversa a quella del principino più famoso della letteratura.

Le vicende raccontate qui quindi sono diverse e aggiungono un dopo alla storia di Il Piccolo principe originale; la storia è quella dell’aviatore che dopo aver vissuto la sua avventura nel Sahara con uno speciale straniero, nella quale riscopre il suo lato bambino e poi rimane quello diverso nella società, ancora legato al fanciullo che si nasconde in lui.

(non leggere i prossimi due paragrafi se non vuoi incontrare Spoiler)

Se si fosse fermata qui la storia sarebbe stato anche meglio (secondo me); ma invece prosegue e vede la piccola protagonista di questa pellicola animata prendere il volo con un semplice aeroplano e raggiungere un pianeta (molto simile alla terra grigia in cui vive) dove lavorare e produrre è più importante di qualsiasi cosa, dove i personaggi che Il piccolo principe incontra nel suo primo viaggio sono tutti lì (e un po’ cambiati, il re fa l’uomo della ascensore, perché poi?) e dove Il piccolo principe è cresciuto.
E si è dimenticato pure lui come è essere bambino.

La cosa interessate è il paragone sogno realtà anche presente nel libro, ma questo stravolgimento della storia, da fan accanita che rilegge con frequenza il romanzo, non l’ho proprio apprezzato. Ma sono gusti personali.

Non vi parlo qui delle incoerenze vere e proprie (come l’aviatore vivo e vegeto in tempi moderni o come il fatto che una bambina arrivi su un pianeta con un aeroplano vecchio di almeno 50 anni) perché è un cartone animato.
Il film, per quanto caruccio che fa scattare molte emozioni vedendo sullo schermo frasi e immagini di scene solo immaginate fino a ora, ha un po’ snaturato un libro che ho amato e continuo ad amare. Capisco che però è un film per bambini e i fan di vecchia data del libro possono risentire di questa cosa, avendo come me sperato in qualcosa di diverso.

Detto ciò, Il piccolo principe (il film) è carino, una storia dolce che reinterpreta un libro davvero celebre e amato; non aspettatevi quindi una trasposizione letterale del classico, sia chiaro, ma guardatelo per fare un viaggio di nuovo con un vecchio amico; un  se siete dei fan del romanzo quanto me  non si può non guardarlo almeno per incontrare ancora una volta quel Piccolo principe che ci ha fatto innamorare.

Voi lo conoscevate? Lo avete visto? Cosa ne pensate?

Siete d’accordo con la mia recensione?

Il mese prossimo vi parlerò di un nuovo film, tratto da un nuovo libro, quindi a presto.

Giorgia

Guarda il trailer in italiano:

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Comments

  1. Bellissimo! Lo hanno trasmesso un pomeriggio durante la quarantena, non lo avevo mai visto prima. E che dire???? Il piccolo principe rimarrà sempre il migliore! 😊😊😊😊😊

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