Recensione di Il Bafometto d’oro di Morgana Lucchesi
Reading Time: 5 minutes
Morgana Lucchesi
Noir
Self publishing
2017
Cartaceo- Ebook
499
Cosa la legava a Egidio Cavezan, noto antiquario che si occupava di oggetti esoterici trovato morto nel dungeon della sua casa, a Valeria Pojiak? Per chi lavora Slatko Djiukic, ex mercenario delle milizie serbe che gestisce una società d’import-export a Roma? E perché qualcuno sta facendo pressioni sul Vice Questore Luca Bonomi per una rapida archiviazione delle indagini? Chi sono in realtà Genesio Lampugnani, istrionico pittore naif, e sua moglie Davina? La nuova indagine dell’Ispettore Sabrina Ferri e del suo assistente, l’Agente Scelto Emiliano Podda, della IIIa Squadra Omicidi di Roma, li condurrà fino a un mondo di orge, perversione e riti esoterici, in cui tutto sembra ruotare attorno alla figura del Guardiano; ambiguo e misterioso personaggio del quale nessuno conosce l’identità e della sua bellissima assistente Ethel. Chi si cela dietro l’oscuro pseudonimo? E perché il Vaticano sembra essere molto interessato a ciò che custodisce? Un nuovo intricato rebus per l’Ispettore Ferri, la cui soluzione potrebbe costare la vita e nel quale la verità sembra non interessare nessuno.
Non è proprio il primo lunedì del mese, ma anche in questo Aprile torna la rubrica dedicata agli autori emergenti.
Il libro che ho letto il mese scorso è il Bafometto D’oro, di Morgana Lucchesi.
Morgana Lucchesi è un’autrice romana, che ha pubblicato nel 2010 Deviazione Pericolosa con Taitapress e nel 2015 Nel Momento Sbagliato, auto pubblicato con amazon.it. Nel 2017 sempre in self publishing pubblica il Bafometto d’oro, romanzo noir con connotazioni BDSM.
Siamo nella Roma contemporanea: il detective Sabrina Ferri viene convocata per indagare sulla morte del collezionista di antichità Egidio Cavenzan, assassinato in misteriose circostanze dovute a estreme pratiche sessuali. Dopo poco il distretto verrà informato da un altro decesso, apparentemente slegato da quello precedente, che però metterà sull’allerta l’investigatrice Ferri e la sua spalla l’agente scelto Podda: Valeria Pojiak. Si scoprirà poi che la ragazza, che lavorava per il Vaticano, era compagna del defunto Cavenzan e sua moglie, l’istrionica Patrizia Valtz, in alcuni festini sadomaso.
Il primo accusato sarà Slatko Djiukic, ex mercenario delle milizie serbe, che intratteneva loschi affari sia con Cavenzan che con la Pojiak. La Ferri inizierà le sue indagini ostacolata dal vice questore Bonomi e dalla Chiesa, per qualche oscuro motivo.
La ragione che ha messo in moto la catena di omicidi è una lotta intrinseca per la conquista del Bafometto d’oro, statuetta appartenuta all’ordine dei Cavalieri Templari contesa tra questi ultimi e l’Opus Dei, dunque dalla chiesa Cattolica. Questo idolo considerato perduto attira intorno a sé interesse a causa degli strabilianti poteri che dovrebbe possedere e il potere che conferirebbe a chi lo possiede, tanto da smuovere i ranghi più segreti del vaticano per recuperarlo. La statuetta è custodita da un misterioso guardiano, la cui identità è nascosta a tutti tranne che alla sua assistente Ethel.
Il Bafometto d’oro è un romanzo pieno di colpi di scena, orge, rivelazioni e tanta adrenalina che tiene il lettore con il fiato sospeso fino alla sua ultima pagina.
Lucchesi con la sua scrittura limpida e fluida ci racconta una storia di certo originale, in un giallo affascinante e coinvolgente. La storia intricata si sfoglia lentamente pagina dopo pagina, non creando noia nel lettore nonostante la lunghezza e l’accuratezza della narrazione, facendolo anzi immergere completamente nel mistero e tenendo sempre la curiosità molto alta. Nonostante non ami particolarmente il genere, devo dire che il mistero de Il Bafometto d’oro mi ha coinvolto talmente tanto da bramare il finale e appassionarmi totalmente nella storia.
Il Bafometto d’oro oltre a essere un thriller ben costruito, è anche a un romanzo erotico. Esplicito sessualmente, mette in scena perversioni che poche volte si riescono a vedere nei libri Pratiche sadomaso, sodomia, frustini e orge vengono mostrate in maniera che ho trovato davvero naturale, non forzato ne basato su luoghi comuni, parlando di un tabù in tutte le sue sfumature più crude.
Quando ho chiesto all’Autrice come mai ha deciso di parlare di un tema tanto delicato come quello del BSDM, mi ha risposto:
«Premesso che, dopo la serie Cinquanta Sfumature il BDSM ha goduto di un notevole sdoganamento socio-culturale, vorrei precisare che anche Nel Momento Sbagliato, prequel del Bafometto d’oro, ho affrontato le stesse tematiche. E alla stessa “cruda” maniera. Infatti ho sempre ritenuto che, in una trama, la credibilità sia essenziale; se ciò che racconti non ha riscontro nella realtà, diventa difficile immaginarlo e soprattutto proporlo a un pubblico competente. Inoltre non volevo cadere nel tranello di un erotismo patinato, molto distante dalle testimonianze che avevo raccolto in passato. A tal riguardo posso dirti, e qui torniamo alla domanda precedente, che mi sono a lungo documentata su siti d’incontri per BDSM’rs, cioè di gente che vive tali pratiche, in modo da avere un esatto quadro di ciò che andavo poi a descrivere; parlo soprattutto di situazioni, rituali e codici comportamentali che si celano dietro un mondo sommerso ma molto ben strutturato. Difficili da capire se non ci si spoglia della propria morale e non si è disposti ad accettare una visione completamente differente della stessa; farlo, implica guardare in faccia i propri tabù sessuali, cui non tutti sono intimamente preparati. Ad ogni modo si tratta pur sempre di fantasie, per quanto estreme possano essere, ed ognuno vi si rapporta nella maniera che ritiene più opportuna. Vorrei solo aggiungere che il BDSM, in letteratura, è quasi sempre stato un tema affascinante ma confinato all’erotismo, basti pensare a Histoire d’O o Venere in pelliccia; romanzi puramente erotici, mentre io ho cercato di unire a tutto ciò generi come il thriller e il noir. Un progetto ambizioso, che spero sia piaciuto ai lettori, e per il quale ho avuto forti dubbi all’inizio.»
In una nota alla fine del volume, la Lucchesi racconta la nascita del suo romanzo. Parla di come il Bafometto la sia andato a cercarla e di come il romanzo sia cresciuto pian piano. Parla di Chiesa, di Opus Dei e Templari. La curiosità più grande, data l’accuratezza con il quale poi descrive nel dettaglio di questa storia, fa pensare che ci sia stato un bel lavoro di ricerca dietro. Ho chiesto dunque alla scrittrice da dove sia arrivate le fonti di quel che leggiamo. Morgana Lucchesi mi ha risposto:
«La mia maggiore fonte d’informazioni è il web nel suo complesso. Wikipedia mi è stata molto utile per avere un’idea di base e per le fonti storiche, poi per l’approfondimento ho consultato altri siti. L’incrocio dei dati ha richiesto un meticoloso lavoro di verifica, in quanto non sempre gli articoli e i commenti che ho trovato erano attendibili. Nello specifico, la parte più complicata, mi viene da dire come sempre, è stata lo stabilire le parole-chiave per fare le ricerche; a volte cercare notizie su un dato argomento, piuttosto che su un altro, può rivelarsi inutile e fuorviante; molti testi, ad esempio, si occupavano di esoterismo e citavano il Bafometto, per cui bisognava saper cogliere gli aspetti legati ai Cavalieri Templari e scartare tutta quella sovrastruttura di notizie che non erano strettamente legate alle loro vicende e al periodo storico che li riguardava.»
Le ho chiesto anche da cosa avesse tratto ispirazione per la creazione del libro. Mi ha risposto:
«L’ispirazione per me è qualcosa d’impalpabile ed estremamente volatile. E’ un istante nel quale, nella mia mente, la trama viene proiettata a una velocità elevatissima. Come dico sempre, il problema principale è poi ricordarne tutti i particolari per ricostruire la storia. Nel caso del Bafometto d’oro, come avrai potuto leggere nella postfazione c’era questa intrigante storia dei Cavalieri Templari che mi girava nella testa da un po’ di tempo e che alla fine, in qualche maniera, è venuta fuori. All’iniziale flash/visione e alla conseguente stesura, è seguito un lungo lavoro di rielaborazione e revisione della trama in cui ho riscritto, modificato e scartato buona parte del materiale che avevo precedentemente prodotto. In definitiva: meno immediatezza del solito, più introspezione e un lungo lavoro di ricerca sulle Locations per la collocazione spazio-temporale degli avvenimenti. Mi rendo conto che è un po’ contorto ma spero ugualmente di essere stata chiara.»
Il Bafometto d’oro è un thriller che ti intriga, con la voglia di cercare di capire l’intrigato mistero che sta dietro un idolo leggendario e una millenaria società segreta, ma anche un romanzo coinvolgente e trasgressivo. Da leggere per immergersi in un mistero più grande di quel che si possa immaginare, per scoprire gli incredibili poteri del Bafometto d’oro.
Ringrazio l’autrice per avermi inviato il libro.
Se volete leggere il libro, potete acquistarlo al link affiliato Amazon.
Se volete altri consigli di lettura invece vi invito nella sezione del blog Le recensioni di Book-tique.
Alla prossima con una nuova recensione!
Giorgia
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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Thanks so much for the post.Really thank you! Keep writing.
Ciao tesoro, ti ho nominato ad un premio, ti aspetto ❤
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Grazie mille cara ❤ rispondo appena posso 😍