Il 2017 sta volgendo al termine, e voglio omaggiarlo con la poesia del venerdì: Fine d’anno del poeta e scrittore argentino Jorge Luis Borges.La poesia, tratta dalla raccolta Fervore di Buenos Aires del 1923, si sofferma nel suo breve testo a riflettere sul significato profondo del cambio di data. Il tempo con i suoi paradossi sono sempre stati temi molto a cuore del grande scrittore argentino, come potrete vedere da questi suoi versi.
Eccovi la poesia:
Fine d’anno
Né la minuzia simbolica
di sostituire un tre con un due
né quella metafora inutile
che convoca un attimo che muore e un altro che sorge
né il compimento di un processo astronomico
sconcertano e scavano
l’altopiano di questa notte
e ci obbligano ad attendere
i dodici e irreparabili rintocchi.
La causa vera
è il sospetto generale e confuso
dell’enigma del Tempo;
è lo stupore davanti al miracolo
che malgrado gli infiniti azzardi,
che malgrado siamo
le gocce del fiume di Eraclito,
perduri qualcosa in noi:
immobile.Jorge Luis Borges
Con le criptiche parole di Borges, PoeticamenteVenerdì chiude il suo 2017. Godetevi questi ultimi giorni dell’anno, le poesie ritorneranno ad allietarvi l’ultimo giorno della settimana lavorativa nell’anno che verrà.
Se vuoi leggere altre poesie, vieni nella sezione dedicata a loro di Book-tique.
Al prossimo anno con una nuova poesia.
Buona fine, e Buon inizio.
Giorgia
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata in Australia, dove mi sono data alla lettura in digitale e in inglese.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.