Recensione di V for vendetta di Alan Moore
Reading Time: 3 minutes
Alan Moore, David Lloyd
Grafic novel, distopico
Vertigo
1990
Cartaceo- Ebook
295
Sullo sfondo di un’Inghilterra dell’immediato futuro che ha ceduto al fascismo si svolge una storia sulla perdita di libertà e di identità in un mondo totalitario che cattura perfettamente sia la soffocante natura della vita in un autoritario stato di polizia, che la potente redenzione dello spirito umano che vi si ribella contro.
Non ho mai letto tante graphic novel; diciamo che ne ho lette pochissime per essere più sincera. Ricordo esattamente qual è stata la prima che io abbia letto in assoluto: V for vendetta, nonché primo libro in inglese che provavo a leggere dopo la fine della scuola. V for vendetta è ormai un classico del suo genere, scritto da Alan Moore e disegnato da David Lloyd. L’ho riletto in inglese nella sua edizione Vertigo (parte del gruppo DC comics) che in italiano è stato tradotto da Leonardo Rizzi.
Prima di raccontarvi un po’ meglio questo libro straordinario, vi volevo raccontare le mai esperienza di lettura: kindle e comixology, ovvero la modalità digitale per leggere fumetti e graphic novel. È stata un’esperienza particolare, con una tecnologia comoda ma certo da migliorare di certo. Però mi ha permesso di leggere in digitale un fumetto senza rovinarmi la vista quindi è stata approvata.
Ma ora passiamo a V for vendetta, di cosa parla?
Non è semplice raccontare la complessa trama di V for vendetta, composta anche da molte sotto trame e storyline differenti. L’inizio di questa storia si ha quando Evey, una ragazzina orfana, viene salvata mentre viola il coprifuoco da un uomo mascherato che si rivelerà un terrorista e farà saltare in aria davanti a lei il palazzo del parlamento. Questo l’incipit di una storia iconica, un inno alla libertà alla giustizia e la ribellione.
La distopia creata di Moore è ambientata in un futuro che potrebbe essere il nostro presente, dove la storia non è andata proprio come sappiamo noi: dopo la Seconda Guerra Mondiale i nazionalismi di estrema destra non sono spariti dall’Europa, e un totalitarismo ha preso un potere dopo un guerra in Inghilterra. Vediamo quindi un Regno Unito diversa da quello che conosciamo, dove regole ferree e un’informazione controllata pilotano quella che una volta era una democrazia: Moore ha pensato al suo mondo alla perfezione, dandogli un carattere diverso dai libri del genere e una struttura ben precisa, rendendo molto forte l’ambientazione di questa graphic novel/romanzo.
La politica è un tema centrale del racconto: una critica potente ai fascismi, alla mancanza di libertà, in cui la parola d’ordine è ribellarsi. L’alternativa a un governo soverchiante è l’anarchia, non la democrazia però: una variante curiosa del genere e sicuramente che porta avanti i suoi valori e la sua potenza narrativa; si batte l’ordine costituito con il caos più assoluto. Giustizia e libertà anche sono fondamentali nel racconto: la giustizia è un valore assoluto ma passa anche attraverso la violenza e la lotta all’ordine costituito. Nessuna pace ne lotta non violenta ma la libertà si riconquista attraverso la violenza.
La ribellione avviene attraverso un personaggio non personaggio: V, un uomo senza volto e senza storia, o almeno del quale la storia conosceremo poco per volta, ma non completamente. Un antieroe che muove le redini di una trama ben congegnata verso la ribellione, che spinge gli altri ad aprire gli occhi e a ribellasi, attraverso anche la sua vendetta personale.
Il personaggio di V è un personaggio fatto di ombre, un eroe che non è un vero eroe ma un vendicatore mascherato che ha fatto dei suoi ideali la sua vita ed è disposto a tutto per raggiungere e realizzare il suo piano. Un uomo eclettico, strano, misterioso, pazzo e da una morale che guida tutte le sue azioni. Però rimarrà quasi un totale mistero: perché V è una maschera che è un ideale, un’icona oggi, un simbolo. E devo dire che questo aspetto ha consacrato il testo e la genialità di questa storia e del suo scrittore. Poi ho adorato la quantità di v che usa nei suoi discorsi (ma anche di ogni capitolo, ogni titoli Inizia con la v), quello è un tocco stilistico davvero bello secondo me!
I personaggi di contorno sono anche loro eccezionali, con una profondità incredibile raccontati tutti in maniera eccelsa; spicca sicuramente Evey, adepta di V, e la sua storia di rinascita personale formata dal suo maestro. Ogni tanto il lettore si fa qualche domanda
V for vendetta è una graphic novel che è diventato un classico per la sua potenza narrativa, per la forza del messaggio che porta con sé: un romanzo a disegni che veicola messaggi diversi e temi forti, che ricorda sempre di ribellarsi e a lottare per ciò che si ritiene giusto, nonostante questo non sia un valore condiviso dal resto della società.
Se volete leggere il libro, potete acquistarlo al link affiliato Amazon.
Se volete leggere altri consigli di lettura invece vi invito nella sezione del blog Le recensioni di Book-tique.
Alla prossima con una nuova recensione!
Giorgia
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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Reading Time: 3 minutes Titolo: V for vendetta Autore: Alan Moore, David Lloyd Genere: Grafic novel, distopico Casa editrice: Vertigo Data di Pubblicazione: 1990 Formato: Cartaceo- Ebook Pagine: 295 Sullo sfondo di un’Inghilterra dell’immediato…
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