Potessero le mie mani sfogliare di Federico Garcia Lorca poesia

La poesia della settimana: Potessero le mie mani sfogliare di Federico Garcia Lorca

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Bentrovati nella rubrica settimanale dedicata alla poesia. Il testo che ho selezionato per voi questa settimana è di Federico Garcia Lorca (per leggere della sua vita potete andare su questo link) ed è intitolato Potessero le mie mani sfogliare.
Eccovi il testo della poesia:

 

 

Potessero le mie mani sfogliare

 

Pronunzio il tuo nome

nelle notti scure,

quando sorgono gli astri

per bere dalla luna

e dormono le frasche

delle macchie occulte.

E mi sento vuoto

di musica e passione.

Orologio pazzo che suona

antiche ore morte.

Pronunzio il tuo nome

in questa notte scura,

e il tuo nome risuona

più lontano che mai.

Più lontano di tutte le stelle

e più dolente della dolce pioggia.

T’amerò come allora

qualche volta? Che colpa

ha mai questo mio cuore?

Se la nebbia svanisce,

quale nuova passione mi attende?

Sarà tranquilla e pura?

Potessero le mie mani

sfogliare la luna!

Federico Garcia Lorca

Se vuoi leggere altre poesie, vieni nella sezione delle Poesie di Book-tique.

Al prossimo venerdì con una nuova poesia.

Buon fine settimana

Giorgia

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