#leggiunebookanchetu: Il costo degli eBook
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Ritorna su questi schermi la mia rubrica che analizza i vari vantaggi e svantaggi della lettura digitale, dal titolo #leggiunebookanchetu.
Oggi volevo analizzare il vantaggio fondamentale che ha il digitale sul cartaceo: il prezzo.
E quindi in questo articolo vi farò una breve panoramica su il costo degli ebook.
Il prezzo è davvero un vantaggio così competitivo da far abbandonare la lettura di cartacei?
Quando il costo fa la differenza nella scelta tra i vari formati? E ancora, ma è vero che gli ebook costano meno dei cartacei?
Queste sono le domande sul quale vorrei riflettere con voi oggi.
Partiamo dall’assunto: i libri digitali costano di meno del cartaceo.
E fin qui si dice una cosa tendenzialmente vera. I libri digitali costano 3-4 euro in meno in media (con le dovute eccezioni) a noi lettori rispetto al cartaceo; potrebbero avere un prezzo ancora inferiore perché, a livello fiscale, questi sono equiparati a prodotti elettronici e non a libri veri e propri, dunque l’IVA che paghiamo su un ebook è quella piena, non quella che viene imposta ai prodotti dell’editoria. Senza però perdere il focus sull’argomento, di fatto costano poco, e questo dovrebbe essere un vantaggio.
In più ci sono tantissimi classici di cui i diritti di proprietà intellettuale sono ormai decaduti e sono disponibili gratuitamente su internet, su piattaforme come Amazon, ma anche su Liber liber o Progetto Gutemberg. Ma anche questo è un discorso che esula un po’ dal costo vero e proprio degli ebook, quindi analizzeremo sono i libri nuovi, pubblicati dagli editori e venduti in diversi formati.
É vantaggioso per un editore far uscire solo l’ebook, oppure sia uno che l’altro? Non ci perde economicamente? Cosa dissuade un lettore da prendere quello che costa meno rispetto al vecchio volume di carta?
Io inizio a rispondere all’ultima domanda: se siete qui è perché siete anche voi dei lettori; come lo so io, saprete pure voi che molte persone in questa categoria non si lasciano così facilmente convincere a leggere in digitale. Aggiungo anche che, il lettore forte, se legge digitale, se un libro lo vuole in cartaceo spenderà qualche soldino in più per l’edizione che preferisce, seppure l’ebook costa meno. Quante volte sarà capitato anche a voi, dai?
Poi, siamo tutti diversi, e ovviamente ci saranno moltissime persone che hanno comprato un ereader per risparmiare quando comprano titoli, ma secondo me, e anche secondo le statistiche italiane, il mercato dell’editoria è composto ancora principalmente da testi cartacei e non digitali (si parla solo di un misero 10% di ebook secondo le ultime statistiche rilasciate dall’ISTAT), quindi escluderei di sicuro che le persone vogliono solo spendere di meno quando si parla di libri, nonostante sia evidente che il costo degli ebook è inferiore a quello dei volumi tradizionali.
Quindi per il momento il mercato dell’editoria digitale, con i suoi prezzi più competitivi, non minaccia il già zoppicante ambiente editoriale italiano, o almeno non lo fa in maniera rilevante. Semmai, penso che aiuti a vendere qualche copia in più alle persone che, per un dato titolo, non spenderebbero la cifra dell’edizione con la copertina rigida.
Passando alla prospettiva delle case editrici, vediamo la loro convenienza economica.
Un ebook costa ad un editore circa il 30% in meno rispetto al cartaceo (afferma Chiara Beretta Mazzotta nel suo blog Book Blister), perché se tutta la filiera della realizzazione del libro rimane uguale, i prezzi di distribuzione e stampa vengono cancellati. Si può permettere quindi così di fare prezzi più bassi per il digitale, ma non sempre stracciati, diciamoci la verità. E poi, non tutti gli editori pubblicano ebook, per diversi motivi.
I prezzi, dunque, sono davvero così bassi? Sni. Dipende dalla casa editrice, dipende dalla scelta editoriale, dipende dal momento in cui acquisti un libro; molti editori, ma anche autori online, fanno spesso promozioni e quasi regalano libri (0,99 o addirittura in alcuni casi download gratuito).
Tanti editori mantengono i prezzi abbastanza elevati, e non così lontani dal cartaceo, e la percezione dei lettori non è così positiva in questo caso, perché non tutti pagherebbero 15 o 20 euro per un ebook.
Perché, se vogliamo riflettere più approfonditamente, un ebook dovrebbe avere un valore economico diverso? Non è stato scritto con la stessa precisione e passione? Non è stato curato in maniera uguale al cartaceo?
In questo caso il valore percepito è inferiore perché l’oggetto effettivamente non lo possiamo vedere, ne toccare, ne scambiare. Ma leggere sì, nello stesso modo del cartaceo.
In alcune occasioni, parlo in questo caso per esperienza personale, mi è capitato di comprare ebook che costassero di più della versione economica dello stesso libro cartacea (di grandi case editrici); nello specifico in quel momento erano in offerta i cartacei, ma effettivanente io ho speso di più per comprare il libro per kindle che se avessi scelto il caratceo, e mi è sembrata una cosa sbagliata lì per lì, ma da questa parte del mondo, io, ho una sola scelta, quindi mi adeguo a testa china se desidero un dato titolo.
Col senno di poi, penso che fosse sbagliata la mia reazione in quelle occasioni, perché infondo io avevo acquistato un libro che volevo leggere.
Mi direte voi, questo mio confuso discorso pieno di contraddizioni, dove vuole andare a parare?
Oggi volevo farvi una panoramica generale sul vantaggio economico degli ebook, che però, secondo me, dovrebbe servire essere un plus sia per lettori che per editori. Per noi, sicuramente risparmiare un pochino nell’acquisto dei libri (dopo aver ammortizzato il costo del lettore digitale) è di sicuro un vantaggio, ma occhio a non dimenticare che un ebook è un libro vero, con del lavoro e della cura dietro da non sottovalutare.
E dunque, non bisognerebbe aspettarsi di pagare ogni ebook 0,99 centesimi, ma cercare di dare il giusto valore al prodotto libro che stiamo acquistando. Lo so che non si vede, ma è uguale a quello che sta in libreria!
Vi lascio con una nota: le riflessioni in questo articolo sono per la maggior parte personali, le informazioni più tecniche e i dati che trovate vengono da Istat e dal sito di Book Blister, ma le considerazioni sono le mie.
Giorgia
Founder di Book-tique.
Nata nel varesotto alla fine dei gloriosi anni ’80, adottata da Trieste in giovane età e infine emigrata per qualche anno in Australia, e rimpatriata.
Nella vita ho fatto un po’ di tutto, ma le due costanti sono state l’amore per i libri e la passione per la scrittura. Per questo ho deciso di aprire questo blog e parlare con frequenza di libri e di quel che ruota attorno a loro.
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Ho visto tascabili da 7 euro e ebook dello stesso libro a 12 euro. Ho visto tascabili ben curati quasi fossero libri rilegati, e ebook dello stesso libro con più errori di una fanfiction non revisionata (e dovrebbe essere più o meno lo stesso file di partenza, se si tiene presente che non ci saranno frotte di editori che stampano con macchine tipografiche del XIX secolo). Dov’è il rispetto per i lettori? Io, personalmente, se decido di acquistare un libro digitale e mi rendo conto di amarlo, quando ho da parte un po’ di soldi ne acquisto ANCHE una copia in cartaceo, per il semplice e umano bisogno di avere qualcosa di fisico da stringere fra le dita. Il digitale non è solo questione di finanze, ma di comodità e di spazio, sia fuori che dentro casa. Se mi piace viaggiare, e mi piace ANCHE leggere, non mi porto più appresso una valigia solo per le letture, ma un piccolo e-reader con dentro una libreria intera. Ma spesso, quando cerco un libro che mi interessa in digitale, magari per leggerlo con tutta comodità nelle pause dal lavoro, scopro che non esiste; peggio, a volte invece esiste ma costa quanto un cartaceo (o di più… fatto che mi sconvolge ogni singola volta). Agli scrittori non desidero togliere nulla, perché che io apprezzi o meno la loro prosa non mi azzarderei mai a giudicare il loro operato dal lato monetario, ma gli editori dovrebbero darsi una sana regolata e provare a essere ragionevoli e attenti, oltre che pensare alle loro tasche.
Roiben
Caro Roiben, rispetto quello che pensi e condivido in parte quello che dici.
C’è da tenere in conto che è corretto il rispetto per il lettore che ogni tanto viene dimenticato nella filiera editoriale, ma c’è da tenere in conto che l’editoria in Italia è un settore in crisi da anni, e accusarla non mi sembra qualcosa di giusto, almeno secondo me.
Alla fine anche le case editrici delle aziende e devono far tornare i conti in qualche modo.
Poi, sono una lettrice che compra tanti eBook per esigenza e capisco quel che dici e con il digitale ne ho viste di ogni, fino ad arrivare a pagare un ebook più di un cartaceo più di una volta (ma io non lo posso comprare il cartaceo) o scegliere di leggere un libro in lingua originale perché gli editori nostrani non hanno fatto uscite un dato libro in ebook (grandi editori, autori celebri).
Ma non condivido l’accusa che porgi agli editori, mi spiace, credo che in generale la cultura sia un po’ svalutata in Italia, e non essendoci troppi lettori e leggi che non sempre aiutano il settore (vedi le ultime normative) è comprensibile che con il prezzo non possano giocare più di tanto.