Recensione di L’investigatore olistico Dirk Gently di Douglas Adams

Reading Time: 4 minutes

L’investigatore olistico Dirk Gently  Book Cover L’investigatore olistico Dirk Gently 
Douglas Adams
Fantascienza
Feltrinelli Editore
1987
Cartaceo- Ebook
242

Dirk Gently è un detective disastroso e disastrato, che fin dall'epoca del college dice alla gente di essere un ciarlatano. I suoi clienti sono rari e dunque cerca di far quadrare il bilancio con altre attività. Soprattutto sfruttando il dono della veggenza, avuto in eredità da genitori transilvanici. Quando ha a che fare con un caso difficile, fa uso di ogni mezzo, complicando sempre più la matassa. In questo caso, cosa possono avere in comune un gatto morto, un bimbetto mago di computer, un Monaco Elettrico che crede che il mondo sia rosa, la meccanica quantistica, Samuel Taylor Coleridge e una pizza? Molte cose, come dimostrerà il nostro investigatore.

«I cavalli hanno sempre capito molto più di quanto diano a intendere. Difficilmente si può stare tutto il giorno, tutti i giorni, con qualcuno seduto sopra, un’altra creatura, senza farsene un’opinione. È invece possibilissimo starsene seduti tutto il giorno, tutti i giorni, sopra un’altra creatura senza darsene il benché minimo pensiero.»

Cosa ci fanno assieme l’omicidio di un magnate dell’industria tecnologica, un monaco elettrico e uno strambissimo investigatore che crede nell’interconnessione delle cose? No, non è una barzelletta, ne tanto mento sono diventata matta, ma tutte queste cose fanno parte di un romanzo molto curioso e divertente di Douglas Adams, autore famosissimo per la sua serie sulla Guida Galattica per autostoppisti, dal nome L’investigatore olistico Dirk Gently.

Ma di cosa parla L’investigatore olistico Dirk Gently?

La trama è un po’ complessa senza raccontare l’intera evoluzione del romanzo. Dirk Gently è il proprietario di una singolare agenzia investigativa, un’agenzia olistica, ed è alle prese con il solito ritrovamento di un gatto perduto da una anziana signora; almeno fino a quando si imbatte nel suo vecchio compagno di college Richard McDuff, programmatore che cerca di fare una complicatissima quanto inutile interfaccia musicale per il colosso dell’informatica per cui lavora, che lo avvicinerà a un caso per lui sicuramente interessante. Infatti, dopo una rimpatriata di Richard con il vecchio tutor del college, il prof Reg, in una serata alquanto strana di per sé, Dirk e Richard si ritroveranno a investigare assieme sulla morte del capo del secondo nonché fratello della sua fidanzata, per cui egli pare indagato e altamente colpevole. Questo è il punto di partenza di questa storia al limite del paradosso, che come anticipato vedrà coinvolti fantasmi che necessitano di parlare con avvocati, un ex direttore di un periodico defraudato che ha venduto la sua anima a un fantasma alieno, scalate su grondaie per entrare in appartamenti, bagni nel fiume, cavalli in bagno, divani incastrati per le scale, monaci elettrici. Riuscirà Dirk Gently a risolvere questo caso con il suo metodo olistico?

Un giallo fantascientifico dal finale impossibile da prevedere: ecco come riassumerei in una sola frase l’investigatore olistico Dirk Gently. La partenza di questo romanzo, infatti, è senza capo né coda: vediamo susseguirsi una serie di capitoli che apparentemente sono slegati tra loro, con protagonisti veramente diversi: il fantasma di un imprenditore appena defunto, le avventure di un monaco elettrico e del suo cavallo, le peripezie della vita volontariamente complicata di un programmatore che non riesce a sviluppare la sua idea, e così via. Nel finale Adams ci sconvolge con un paradossale quanto imprevedibilmente fantascientifico epilogo, che però, anche se non sembra da come ve lo sto raccontando, nella sua essenza è perfettamente coerente con la storia raccontata e perfetto per il romanzo.

Il personaggio di punta è sicuramente Dirk Gently, che, nonostante non sia il protagonista assoluto della storia, è un personaggio con un forte carisma che appassiona il lettore con il suo fascino e lo fa incollare alle pagine del libro; quantomeno per capire se è davvero un truffatore, un pazzo, o quello che sembra essere. Presentato inizialmente con un alone di mistero, si scopre che alla fine Dirk non è altro che un investigatore da quattro soldi che riscuote parcelle salatissime dalle sue clienti e non paga la sua segretaria. Il punto forte è però il suo metodo olistico: ovvero credere nell’interconnessione delle cose per risolvere i misteri; niente prove né indizi, dimenticate gli interrogatori, lui crede che nell’universo tutto sia connesso, e segue il flusso degli eventi per risolvere i casi, e il suo formidabile intuito che lo porta a essere sempre nel posto giusto al momento giusto. Cosa che apparentemente sembra anch’essa una bufala, ma che poi si rivela davvero un grande dono d’intuito dello strano Dirk. Un personaggio dunque costruito finemente con una genialità profonda specialmente nell’idea di fondo di questo trascendentale metodo d’investigazione, strambo ma in fin dei conti efficace.

Una cosa che mi ha colpito di L’investigatore olistico Dirk Gently è che nonostante sia una storia alquanto comica, allo stesso tempo risulta però un romanzo molto colto: l’autore al suo interno parla di musica classica, di poesia, di fisica, di programmazione. Apprezzatissima la digressione sul gatto di Schrödinger, ma in generale tutta questa cultura che si respira sullo sfondo delle avventure dei protagonisti, facendo percepire a chi è lo spettatore di questa storia che si il suo autore la butta molto sul paradossale e il comicamente fantascientifico, ma ha una base culturale davvero molto ampia.

Sicuramente l’ho trovato un gran bel libro, un modo per finire l’anno passato molto bene con questa mia inaspettata ultima lettura del 2018; l’ho trovato divertente, amo lo stile di questo autore bizzarro e volontariamente grottesco.

Ho seguito la serie Netflix ispirata ai romanzi di Douglas Adams, che porta anche lo stesso nome del libro, e mi sento di dire a chi si aspetta una storia simile allo show della piattaforma di streaming deve essere avvisato che ci troviamo di fronte a due racconti completamente diversi, totalmente. Altra trama, altri personaggi, altre avventure paradossali. La cosa che accomuna i due è secondo me il protagonista è il suo metodo olistico e tutta la follia che pervade entrambe le storie. Per il resto se volete leggere L’investigatore olistico Dirk Gently perché avete visto la serie Netflix aspettavi in altra storia in assoluto.

In conclusione, L’investigatore olistico Dirk Gently è un giallo, se così si può definire, grottesco e fuori dal comune, dove realtà e fantasia si uniscono per arrivare a un finale diversissimo da quello che il lettore si aspetta durante le prime pagine del libro, e in qualche modo folle e geniale al tempo stesso. Da leggere per incontrare il vero Dirk Gently e scoprire l’infallibilità del suo metodo olistico!

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Alla prossima settimana con una nuova recensione!
Ma se volete subito altri consigli di lettura, andate a dare un’occhiata qui –> Recensioni Libri

Giorgia

Reading Time: 4 minutes La recensione del libro L’investigatore olistico Dirk Gently di Douglas Adams: alieni, fantasmi, cavalli e monaci elettrici in un solo romanzo.
Buona Lettura!

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