A Trieste c’è una via che sembra proprio una piccola Parigi, nascosta nel cuore della periferia della città.
Massimiliano Alberti ha preso questa curiosità, ci ha romanzato sopra e ha creato il suo romanzo che si intitola proprio La picca parigi, edito Infinito edizioni e di cui parti del ricavato del libro sono stati devoluti in beneficienza al Gattile di Trieste.
La piccola Parigi racconta la storia di Lorenzo, che seguiamo sin da bambino. È nato e cresciuto nella periferia di Trieste, solo con sua mamma. Un giorno, esplorando il suo rione con gli amici di sempre Tullio e Christian, trova un angolo magico vicino al borgo Fedrigovez, che scoprirà essere chiamato piccola Parigi. Seguiamo poi Lorenzo fino alla vita adulta, nella sua missione di riportare in vita quel borgo nascosto nel suo quartiere a cui ha lasciato un pezzo di cuore da ragazzino.
Questo di Alberti è un romanzo di formazione, una storia di crescita e di amore, per la vita ma anche per il territorio. Ma è pure una storia che parla di perdita, di amicizia, di relazioni; un romanzo breve e delicato, ma intenso di emozioni e di contenuti, che con una scrittura sempre molto ricca e ricercata racconta una storia di cambiamento, personale, e nei luoghi raccontati.
La crescita del protagonista va di pari passo al preservare la sua piccola Parigi, l’allontanarsi da vecchi amici, famiglia e vecchi amori porta ad avvicinarsi sempre più a quella via scoperta nelle esplorazioni da bambini e rimasta nel cuore per una serie di motivi.
Il territorio e i luoghi dunque sono fondamentali in questo racconto: si vede da subito l’attenzione a spazi e architettura, alle vie, a quella Parigi in miniatura che poi diventerà anche lei protagonista insieme a Lorenzo di questo romanzo. Ispirata dalla capitale della Francia dunque, la via è stata durante la guerra ricostruita a immagine e somiglianza di Montmartre, con case tutte ammassate, in un angolo di città ormai dimenticato e quasi solo una leggenda, tra gatti che scorrazzano liberi per le vie.
Mi piacciono i romanzi ambientati nella mia Trieste, ed è stato bello, grazie a questo libro, scoprire angoli che ancora non conoscevo della città.
3 settimane fa